Negli ultimi dieci anni, il panorama della pay TV per seguire le partite di Serie A ha subito profondi cambiamenti, con un andamento dei costi che ha visto alti e bassi, influenzato da diversi fattori come l’ingresso di nuovi operatori, la concorrenza, l’evoluzione tecnologica e le dinamiche del mercato dei diritti televisivi.
Dalla supremazia di Sky all’arrivo di DAZN:
Fino al 2018, Sky era l’unico player a trasmettere tutte le partite del campionato di Serie A. I costi degli abbonamenti, seppur variabili a seconda dei pacchetti scelti, si aggiravano intorno ai 40-50 euro al mese.
La stagione 2018/2019 ha segnato l’ingresso di DAZN, piattaforma di streaming online che si è aggiudicata i diritti per trasmettere alcune partite in esclusiva. Questa novità ha introdotto una maggiore concorrenza, ma ha anche portato ad un aumento complessivo dei costi per gli appassionati che volevano seguire tutte le partite.
L’aumento dei costi e la frammentazione dell’offerta:
Negli anni successivi, i prezzi degli abbonamenti hanno subito un progressivo aumento, toccando picchi di oltre 70 euro al mese per chi desiderava seguire l’intero campionato. Questa crescita è stata influenzata da diversi fattori, tra cui:
- L’aumento del valore dei diritti TV: la Lega Serie A ha costantemente cercato di massimizzare i ricavi dalla vendita dei diritti, con un conseguente aumento dei costi per gli operatori televisivi.
- La frammentazione dell’offerta: la divisione dei diritti tra Sky e DAZN ha obbligato gli appassionati a sottoscrivere due abbonamenti separati per vedere tutte le partite, con un evidente aggravio di costi.
- L’introduzione di nuovi pacchetti e offerte: gli operatori hanno introdotto diverse opzioni di abbonamento, con prezzi variabili a seconda del numero di partite incluse e della qualità dello streaming.
La ricerca di un nuovo equilibrio:
Negli ultimi due anni, si è assistito ad un tentativo di contenere i costi e di semplificare l’offerta. DAZN ha ridotto il prezzo del suo abbonamento base e ha introdotto nuove opzioni più flessibili, mentre Sky ha puntato su pacchetti integrati con altri contenuti sportivi e di intrattenimento.
Il futuro del calcio in TV:
L’andamento futuro dei costi delle pay TV per la Serie A è incerto e dipenderà da diversi fattori, tra cui l’esito delle prossime aste per i diritti televisivi, l’evoluzione del mercato dello streaming e le strategie degli operatori.
È probabile che la concorrenza tra le piattaforme online e i broadcaster tradizionali si intensificherà ulteriormente, con possibili ripercussioni sui prezzi degli abbonamenti.
Conclusioni:
Negli ultimi 10 anni, il costo per seguire la Serie A in pay TV ha subito un andamento altalenante, con una tendenza generale all’aumento. L’ingresso di nuovi operatori e la frammentazione dell’offerta hanno complicato il panorama, rendendo più difficile e costoso per gli appassionati seguire tutte le partite del campionato.
Resta da vedere se il futuro porterà ad una maggiore accessibilità e a prezzi più contenuti, o se il calcio in TV diventerà un lusso sempre più esclusivo.